TELEMEDICINA E CONSULTO VIRTUALE: PRO E CONTRO DELLA VISITA MEDICA ON-LINE
La tecnologia digitale applicata all’healthcare system ha rivoluzionato il rapporto medico-paziente. Scopriamo quando, e perché, il consulto telematico è la scelta migliore
Telemedicina e consulto virtuale: cosa sono?
La visita medica non è più quella di una volta. O meglio, non è più solo quella di una volta. Oggi abbiamo una possibilità in più di interfacciarci con il medico di riferimento: la piattaforma on-line. La telemedicina è proprio questo, uno strumento di interazione virtuale tra medico e paziente, che consente di ottenere una valutazione reale sul proprio stato di salute da remoto attraverso: videochiamate, dematerializzazione di referti di imaging diagnostico o di analisi di laboratorio, messaggistica istantanea e scambio di e-mail. Le tantissime app di medicina digitale, consentono a ciascuno di noi di poter “dialogare” con il medico di riferimento tramite smartphone o tablet, dovunque ci troviamo.
Il consulto, o visita virtuale, quindi, è una delle possibili applicazioni della telemedicina. Con questa definizione si intende la possibilità di essere “visitati” in tempo reale da un medico attraverso un video, e quindi da remoto. La televisita è, a tutti gli effetti, una vera visita medica, che quindi si può prenotare come un normale consulto specialistico in ambulatorio pubblico o privato. Ma come si effettua realmente? Siamo abituati a considerare il consulto telefonico con il medico una sorta di surrogato di visita, utile solo per confermare terapie già in uso, o per chiedere un rimedio temporaneo per alleviare sintomi da indagare in un secondo tempo, di persona.
La visita medica virtuale, però, è ad un altro livello. In videochiamata, è infatti possibile interagire con il medico, mostrare eventuali sintomi nel corpo che possano essere utili per una diagnosi, eseguire compiti e movimenti che vengono richiesti dal professionista. On-line è possibile sia effettuare una prima visita conoscitiva, che successivi consulti di controllo. Questo tipo di prestazione medica virtuale, di nicchia fino al 2020, nell’anno della pandemia ha avuto una crescita esponenziale.
Il Covid-19 e il boom della telemedicina (con ritardi e carenze)
La diffusione a livello pandemico dell’infezione da Covid-19 ha spinto esponenzialmente la telemedicina come strumento efficace di contenimento del contagio per sanitari e pazienti. Basti pensare che il trend di crescita nel solo periodo di passaggio tra il 2019 e i primi mesi del 2020 è stato del 33% (fonte Doctor.com). La possibilità di effettuare controlli medici da remoto ha generato una distanza sociale naturale, ma soprattutto evitato un pericoloso sovraccarico delle già congestionate strutture ospedaliere convertite a reparti Covid.
Abbiamo scoperto fin dalle prime fasi della pandemia, che i principali focolai di trasmissione del virus erano proprio le strutture sanitarie, le RSA e in generale i luoghi “fisici” della cura, inclusi gli ambulatori dei medici di base. Per tale ragione, soprattutto in seconda fase, si è cercato di spingere sul virtuale laddove possibile, sia nel pubblico che nel privato, creando delle piattaforme apposite e implementando i servizi digitali nelle Asl. Il tutto in fretta, e, spesso, in modo disomogeneo e mal comunicato. Se, infatti, importanti investimenti sulla digitalizzazione dell’healthcare system italiano sono stati promossi fin dal 2018, lo “scoppio” della pandemia ha evidenziato gravi ritardi e ancor maggiori carenze strutturali. Tra queste la più rilevante è l’insufficiente copertura nazionale della banda larga per la connessione alla rete, che è anche causa del profondo digital devide territoriale e sociale, ovvero la divisione tra chi ha accesso a internet (e quindi può sfruttarne i servizi) e chi no. Inoltre, l’alfabetizzazione digitale di utenti e professionisti sanitari non è andata di pari passo con le tecnologie disponibili, e con le urgenze del momento. Ma le ricadute positive della telemedicina e dei consulti medici da remoto non si riducono all’abbattimento del rischio di contagio.
Pro e contro della televisita
Effettuare una visita medica di qualunque tipo, da remoto, offre notevoli vantaggi su tutti i fronti. Ad esempio:
- Azzera i tempi tecnici di raggiungimento del luogo di cura, e di attesa nella stessa, sollevando dall’incombenza eventuali caregiver, oltre al paziente stesso, e costituendo in tal modo un enorme risparmio di tempo e di soldi.
- Consente al paziente di essere visitato in una condizione di maggiore tranquillità rispetto all’ambulatorio, con un minor carico di stress, e di partecipare comunque attivamente al consulto. L’engagement del paziente è pertanto favorito dalla digitalizzazione perché si crea un rapporto esclusivo e qualitativamente migliore con il medico.
- Consente di espletare tutta la parte burocratica del consulto direttamente on-line evitando file e ritardi.
- Permette di effettuare prime visite conoscitive, con l’indagine preliminare di anamnesi e la raccolta dematerializzata di tutta la storia clinica del paziente, inclusi referti diagnostici, esami e analisi raccolti nella cartella digitale. Quest’ultima potrà essere consultata facilmente in qualunque momento dal medico, e ampliata con nuovi referti confluiti direttamente nel fascicolo sanitario elettronico.
- È ideale nel monitoraggio del paziente con patologia cronica o ingravescente, anche grazie alla possibilità per il medico di somministrare periodici test di autovalutazione dei sintomi e dell’efficacia delle terapie nel tempo.
- Consente di realizzare più di un videoconsulto medico in contemporanea, e offre agli specialisti la possibilità di condividere in tempo reale le informazioni sanitarie di un paziente con colleghi anche operanti all’estero.
- È comprovata l’efficacia del consulto on-line in tutti i casi di malattie mentali, disturbi dell’umore e patologie psichiatriche.
E i contro? Ci sono anche quelli. Il primo, come anticipato, è legato alla assenza o carenza di connessione internet, che taglia fuori dal servizio digitale sanitario tantissimi potenziali utenti e ancora troppe strutture sanitarie. Il secondo è di ordine pratico. Non sempre vale il virtuale, a volte, per certi tipi di patologie o in casi di urgenza, è necessaria la visita in presenza e la valutazione fisica dello stato di salute del paziente da parte del medico.
Per tutto il resto, c’è il digitale!
Vanni Vischi
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